Estée Lauder è in crisi e può passare a LVMH, scrive New York Post

Estée Lauder è in crisi e può passare a LVMH, scrive New York Post

Estée Lauder è in crisi. Ha appena comprato Tom Ford per 2,8 miliardi di dollari, ma secondo New York Post naviga in acque agitate. Il gruppo per quattro trimestri consecutivi ha dichiarato un calo dei ricavi. Ora il miliardario e attivista Nelson Peltz vuole porre rimedio all’impasse licenziando il CEO Fabrizio Freda. Non solo. Peltz, secondo i beninformati, avrebbe un altro obiettivo: vendere a LVMH, che nel 2020, prima della pandemia, si era fatta avanti per rilevare il colosso del beauty e rivaleggiare con L’Oreal.

Estée Lauder è in crisi

Nei primi nove mesi dell’esercizio (luglio 2022-marzo 2023) The Estée Lauder Companies ha dichiarato un fatturato di 12,3 miliardi di dollari, in calo del 13% rispetto allo stesso periodo del 2022. Da gennaio a marzo 2023 le entrate sono diminuite del 12%. È stato il quarto calo consecutivo delle vendite. Peggio del previsto. Soprattutto se guardiamo all’andamento opposto del competitor L’Oreal, che cresce. In Borsa il titolo Lauder soffre. In mezzo a questa parabola discendente è arrivato l’acquisto dell’etichetta di moda Tom Ford per 2,8 miliardi. Un acquisto probabilmente voluto per diversificare le fonti di ricavi.

 

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La possibile vendita a LVMH

New York Post scrive che il miliardario Nelson Peltz (un investitore attivista che di recente ha spinto Walt Disney a 7.000 licenziamenti) vorrebbe la testa del napoletano Fabrizio Freda, dal 2009 CEO di Estée Lauder. Ma secondo le fonti anonime citate dalla testata, l’obiettivo di Peltz sarebbe vendere il colosso del beauty. Facendo affidamento sul fatto, non confermato, che nel 2020 LVMH si era dichiarata interessata ad acquistare Estée Lauder se mai fosse stata messa in vendita. L’obiettivo di Antoine Arnault, boss di LVMH, sarebbe competere con L’Oreal. E questo sarebbe un momento favorevole per l’acquisto, perché dall’inizio del 2023, il prezzo delle azioni Estee Lauder è calato di oltre il 18%. Il valore di mercato è sceso fino a 73,5 miliardi di dollari, la metà circa rispetto al suo massimo. Ma l’operazione dovrebbe superare la resistenza del presidente onorario Leonard Lauder, 90 anni, contrario alla vendita della società. (mv)

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