L’export dell’area pelle etiope è cresciuto da 70 ad 80 milioni di dollari nel primo semestre dell’anno fiscale in corso (settembre 2013-febbraio 2014) e l’Ethiopian Leather Industry Development Institute (Lidi) sostiene che l’anno dovrebbe chiudersi con un fatturato prossimo ai 173 milioni. Il bilancio passato si era chiuso con esportazioni in aumento dell’11,4% (124,3 milioni di dollari), ma l’associazione di categoria considera la cifra un risultato parzialmente fallimentare rispetto all’obiettivo dei 192 milioni. Al momento il 59% del fatturato è costituito da pelli finite, il 27% da grezzi o semilavorati, il 12% da calzatura e meno del 2% dai guanti. L’Etiopia ha recentemente attirato capitali cinesi. L’ultima arrivata è però un’azienda giapponese, Hiroki Co. Ltd, che sta iniziando a produrre ad Alemgena (26 Km da Addis Ababa) 1,300 paia di capi di abbigliamento in pelle, 8.000 borse, 3.600 portafogli e 7.000 scarpe: “Abbiamo deciso di aprire in Etiopia per la disponibilità di grezzo – ha specificato Youngil Song, presidente di Hiroki Addis – in quanto reputiamo la pelle locale tra le migliori al mondo”. (pt)
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