Poco, ma diminuisce. Poco, ma potrebbe calare ancora. È la fiducia dei consumatori cinesi analizzata da un report Exane BNP Paribas e rilanciata da Pambianco News. Mentre il lusso (e non solo) guarda a Pechino come l’eterna promessa e la reale prospettiva di crescita del proprio sell out, dalla Cina arriva un riscontro che deve far riflettere, prima ancora di generare preoccupazione. In base ai dati del China’s National Bureau of Statitics, la fiducia dei consumatori cinesi è cresciuta con costanza per tutto il 2017, arrivando a ottobre a sfondare la soglia dei 124 punti. Un valore che si è mantenuto tale fino a febbraio 2018, per poi prendere una china discendente fissando l’indice a 121 punti tra aprile e maggio. Secondo la società di analisi sarebbe il risultato dell’indebolimento “dei due pilastri che sostengono la fiducia dei consumatori cinesi: inflazione immobiliare e inflazione salariale” e lo scenario potrebbe diventare più opaco nei prossimi mesi a causa di problematiche macroeconomiche, come la guerra commerciale in atto tra Pechino e gli USA e le relative tensioni valutarie che coinvolgono yuan e dollaro.
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