Rinegoziare i canoni di affitto è una delle necessità del retail in tutto il mondo, in questa era pandemica. Ne sa qualcosa Valentino che deve gestire una complicata grana con la boutique di New York. O Clarks che ha voluto trasformare i contratti di locazione da canoni fissi a canoni variabili in proporzione al fatturato del negozio. Altri marchi hanno preferito chiudere alcune vetrine per ridurre i costi. Il problema è trasversale a tutto il mondo e a tutte le tipologie di brand. E colpisce, per esempio, anche un marchio di pelletteria di Firenze noto per essere la creatura del designer Hicham Ben’Mbarek. Si chiama Benheart ed è stato sfrattato dai locali dove è nato e cresciuto.
12.000 euro al mese
Ci sono proprietari immobiliari più flessibili e altri più rigidi. L’ha scoperto sulla sua pelle Hicham Ben’Mbarek. La sua attività è iniziata in una piccola bottega in via della Vigna Nuova. Oggi il marchio possiede 5 punti vendita all’estero e 8 in Italia. Ma erano 9 fino a poco tempo fa. Hicham Ben’Mbarek racconta la sua vicenda al Corriere Fiorentino. Per i locali in via della Vigna Nuova, pagava 12.000 euro di affitto al mese. Poi è arrivata la pandemia.
Lo sfratto di Benheart
Le proposte avanzate da Ben’Mbarek (l’ultima: una dilazione di pagamento, senza alcuno sconto) sono state rifiutate dal proprietario. Così, non ha potuto pagare i canoni di affitto di aprile, maggio e giugno. La proprietà si è rivolta al Tribunale e ha ottenuto lo sfratto esecutivo. Motivo? Per un errore di comunicazione, il fondatore di Benheart non si è presentato in aula nel giorno dell’udienza.
La consolazione
Risultato: ora i locali sono chiusi e a Benheart non resta che consolarsi aprendo a maggio un nuovo store a Firenze. Dove? “Ad appena 8 metri di distanza dal vecchio”. Da notare, in conclusione, che il brand possiede un altro negozio a Firenze, in via Calzaiuoli. Ma qui il proprietario è stato più flessibile ed è venuto incontro alle richieste di dilazione dell’affitto. (mv)
Immagini tratte da Instagram
Leggi anche: