Erano riprodotte nei minimi dettagli e dotate addirittura di certificato di garanzia, anche se da garantire non vi sarebbe stata alcuna autenticità. I finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Firenze hanno scoperto un magazzino in cui erano stipate migliaia di borse delle più grandi griffe della moda, tutte fasulle secondo gli accertamenti dei militari. La merce, pare destinata al mercato dell’e-commerce, era stipata nel capannone della ditta Pelletteria Fabio, nel comune di Capraia e Limite, guidata dal 40enne cinese Xiauguang Zheng (detto “Fabio”). Sotto sequestro sono finite 5.000 borse, che se immesse sul mercato avrebbero potuto fruttare un guadagno di 1,2 milioni di euro. L’Antigona di Givenchy è la più riprodotta, ma vi sono anche modelli Celine, Dior, Prada e Saint Laurent, di cui sono stati sequestrati anche dei punzoni riportanti il marchio. Secondo le indagini delle autorità, infatti, le borse venivano realizzate all’interno del capannone. Il gip Fabio Frangini, su richiesta del pm Giuseppe Creazzo, ha disposto gli arresti domiciliari per Zheng e per altri due uomini, entrambi italiani. I tre sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di prodotti di contraffatti. (art)
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