La pelletteria Ledal Bag di Dicomano (Firenze) ha chiuso. I 34 dipendenti che giovedì 8 settembre si sono presentati regolarmente al lavoro sono stati rispediti a casa. La proprietà li ha informati della cessazione dell’attività e della procedura di licenziamento collettivo. La pelletteria lavora conto terzi: tra i suoi clienti ci sarebbe anche Gucci. “Quella che rischia di più sono io, perché ora dovrò affrontare processi penali. E tutto perché ho cercato di evitare la chiusura”, dice Letizia Parigi, rappresentante legale di Ledal Bag.
Lo scalpore
Hanno fatto scalpore le modalità con cui i 34 lavoratori hanno saputo della chiusura dell’azienda. Si sono recati al lavoro. Sono stati rimandati a casa. E poche ore dopo hanno saputo della procedura per il licenziamento collettivo. “La situazione si era complicata già da un paio d’anni. C’era IVA pregressa da pagare e la pressione fiscale era alta – il Corriere Fiorentino riporta le parole di Parigi –. Negli ultimi mesi l’aumento dei prezzi ha fatto il resto. Mi hanno chiuso il conto e non potevo andare avanti. Ci tengo però a precisare che i lavoratori erano già stati avvertiti il 2 settembre scorso e che l’azienda per cui lavoriamo si è impegnata a riassumere i nostri operai. Ho sempre pagato tutti gli stipendi, quella che rischia di più sono io perché ora dovrò affrontare processi penali. E tutto perché ho cercato di evitare la chiusura”. (mv)
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