“A Marsiglia merce rubata e negozio da rifare”. Danni anche ai punti vendita di Strasburgo e Lione. Ma secondo Marco Palmieri, CEO del gruppo Piquadro, la preoccupazione maggiore è per la sicurezza dei dipendenti. Guardando al futuro, c’è il timore che le proteste possano ledere l’immagine della Francia agli occhi dei consumatori. Per cui meno turisti, più paura di viaggiare e meno voglia di spendere. Dopo i gilet gialli, un’altra ondata di proteste fa tremare il lusso. L’ultimo bollettino di ieri sera, 3 luglio 2023, parla di oltre 200 negozi completamente saccheggiati.
A Marsiglia negozio distrutto
Il gruppo Piquadro ha 65 punti vendita in Francia. La boutique di Lancel (uno dei suoi brand) a Marsiglia è stata completamente distrutta dai protestanti. “Hanno rubato il 100% dei prodotti e distrutto mobili, vetrine, attrezzature. Il negozio è da buttare via. Tutto da ricostruire ex novo”, confessa Marco Palmieri a Focus Economia su Radio24. Danni sono stati registrati anche nei punti vendita di Strasburgo e a Lione. Sabato scorso tutti i 65 store del gruppo sono rimasti chiusi.
La sicurezza dei dipendenti
Una delle maggiori preoccupazioni dell’imprenditore bolognese è quella di proteggere le centinaia di dipendenti dei suoi negozi. Perché le proteste non ci sono solo di notte, ma anche di giorno, con le boutique aperte. “Quindi c’è da tutelare la sicurezza del personale” osserva Palmieri. Che fa un’altra considerazione più a lungo termine. “Più ancora dei danni il problema è la percezione che si ha oggi della Francia. Ci sono meno turisti, c’è meno propensione all’acquisto. La gente ha più paura di viaggiare e ha meno voglia di spendere. Il clima è questo”. (mv)
Nell’immagine, screenshot tratto da gomet.net
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