I conciatori di Hazaribagh si rimangiano la minaccia di licenziare in blocco i dipendenti se le autorità locali gli tagliano le forniture di acqua, luce e gas, come imposto dall’Alta Corte per dare (finalmente) seguito al trasloco verso Savar. Secondo fonti riportate da Leatherbiz, la rassicurazione sarebbe venuta dopo un incontro tra gli imprenditori della zona e i lavoratori. Quale sia stata, però, la rassicurazione ottenuta a loro volta dai conciatori dalle amministrazioni locali, non è ancora noto. L’annosa querelle del distretto conciario alle porte di Dacca, dopo gli accenti drammatici di due settimane fa, si tinge di farsa. Secondo Dhaka Tribune, il Governo nel frattempo spinge perché l’area, inquinatissima, sia liberata per favorire lo sviluppo di un progetto residenziale. Il racconto di quali sono le condizioni attuali di Hazaribagh lo lasciamo a uno scatto della stessa testata.
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