Sono i miliardi di euro spesi da Michael Kors per acquisire Versace. La manovra sconvolge gli equilibri del lusso e costringe gli americani a cambiar nome in Capri Holding. Per la griffe sono previsti grandi cambiamenti, per portare il fatturato dagli attuali 859 milioni a 2 miliardi di dollari e raddoppiare la quota calzatura/pelletteria. Gli accessori passeranno dal 35% al 60% e, come dichiarato da Donatella Versace, saranno prodotti “tutti in Italia attraverso l’acquisizione di fabbriche e la costruzione di due stabilimenti specializzati”. Alla faccia di chi si è lamentato che “un altro brand storico italiano è diventato straniero”. Un sovranismo anacronistico, quest’ultimo, dato che la moda nel 2018 ha rimescolato qualsiasi confine. Ricordiamo, come casi esemplari: Richemont (svizzero) che vende Lancel (francese) a Piquadro (italiano). Oppure, a monte della filiera, Chanel (francese) che si annette il gruppo conciario Colomer Leather Group (Spagna). Per ogni altra operazione consultate il nostro sito.
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