Dall’idea di accoppiare la pelle con l’alluminio sono nati un materiale, il krinkle leather, e il brand giapponese di borse di lusso Duren, controllato dalla società Lasens Co. con sede a Kyoto.
Così nacque la Krinkle Leather
Un giorno, il designer Kohei Okamoto passeggiava per strada quando per terra vide un pezzo di carta increspata. Un rifiuto urbano assolutamente banale, ma forte agli occhi dello stilista di una bellezza propria. È questo il momento dell’illuminazione, l’attimo in cui è nata l’idea della Krinkle Leather: “Sono pelli leggere accoppiate con l’alluminio, materiale che conferisce alle stesse la caratteristica stropicciatura – spiega Kohei Okamoto –. La borsa assume e conserva così la forma e le proporzioni dell’ultima piegatura”.
Pelle giapponese per il made in Japan
“Il nostro progetto è basato sul made in Japan, per cui le pelli provengono dalla regione di Himeji – argomenta il designer nipponico –. Siamo consapevoli che il pellame italiano è il più bello ma… volevamo il made in Japan. Le pelli che utilizziamo non sono speciali o create appositamente per noi. Sono solo leggere”. Secondo il designer, dietro un prodotto giapponese o italiano, pellame compreso, ci sono differenti filosofie: “Noi siamo più perfezionisti. Ci piace eseguire i processi di lavorazione in maniera scrupolosa – afferma –, mentre i lavori italiani sono più elaborati”.
I riconoscimenti
Duren è stato fondato da Kohei Okamoto con l’imprenditore di moda Masayuki Matsukawa, socio col figlio maggiore di Vivienne Westwood del brand eponimo Ben Westwood. Duren ha fatto il suo esordio nella stagione autunno/inverno 2013 e nella stagione primavera/estate 2016 è entrato nei mercati statunitensi ed europei. Nel 2018 ha aperto il primo negozio in Europa, a Parigi. Negli stessi anni ha vinto diversi premi: nel 2016 l’International A Dash Design Award e il Japan Good Design Award, mentre nel 2017 in Germania l’IF Design Award. (mv)