Si chiama Marchio Storico d’Interesse Nazionale ed è stato istituito con il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Obiettivo del marchio, che ha per logo lo stivale, è quello di fornire alle imprese un nuovo strumento di tutela e di competizione.
Il programma
Per presentare tutto il programma a sostegno della proprietà industriale, varato dal governo e attuato con Unioncamere, è stata scelta la sede milanese della Camera di Commercio di Milano, Monza – Brianza e Lodi. Il pacchetto prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro rivolto alle imprese di dimensioni ridotte che investono in immagine e know how.
Sangalli: la strategia vincente di marchi e brevetti
Il presidente di Unioncamere Giulio Sangalli ha ricordato l’importanza strategica per le imprese degli investimenti per la tutela dei brevetti e dei marchi: “Portano a diventare più competitivi e a fare innovazione. Brevetti, marchi e disegni sono una parte sempre più rilevante del valore dell’economia”. Sangalli ha citato uno studio che dimostra come “le imprese che brevettano hanno il 21% in più di possibilità di aumentare il fatturato e come un posto di lavoro su 3 si trovi in aziende che fanno uso intensivo di marchi e brevetti”.
La tutela della proprietà come strumento di difesa
L’Italia è seconda alla Germania per numero di marchi e disegni in UE e quarta nel mondo. Per numero di brevetti, invece, è decima a livello internazionale. Per Sangalli il marchio è uno degli strumenti più vantaggiosi “per le sfide epocali di innovazione e sostenibilità, strettamente interconnesse e che prevedono l’adozione di tecnologia digitale”. Ma il Marchio Storico di Interesse Nazionale ha anche un valore protettivo, è uno strumento di difesa dai fake. “Nessuno può nascondere il rallentamento globale dell’economia né i venti di guerra – ha aggiunto il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni –. Eppure le nuove misure che tutelano le aziende contribuiranno anche a garantire attrazione verso l’Italia da parte degli headquarters di molte multinazionali”. (ac)
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