Il porto di Bari crocevia di calzature false dirette al nord, a Caserta sequestrato opificio fake

La contraffazione non si ferma: al porto di Bari sono stati sequestrati circa 35.440 prodotti con falsa indicazione del paese di origine mentre a Caserta sono stati apposti i sigilli a un laboratorio abusivo di calzature che produceva false Hogan e Baldinini. Nel capoluogo pugliese sono avvenute due operazioni separate. Nella prima sono state sequestrate oltre 35.000 tomaie tagliate e orlate con sottopiedi etichettate made in Italy all’interno di un camion proveniente dall’Albania e diretto in provincia di Brescia. Nella seconda, a bordo di un mezzo proveniente dalla Turchia sono state individuate e sequestrate 440 paia di calzature con il marchio italiano Massimo Granieri, ma prodotte in Turchia e destinate ad una azienda del nord barese. Ad Arienzo (Caserta) la Guardia di Finanza ha sorpreso il proprietario di un laboratorio abusivo mentre assemblava centinaia di calzature con i marchi contraffatti Hogan e Baldinini. Oltre al locale, sono stati sequestrati attrezzature e oltre 2.000 pezzi, tra tomaie e altri semilavorati e decine di fustelle in metallo per il taglio del pellame. Il proprietario dell’opificio, I.M. di 58 anni, originario di Arienzo, è stato quindi denunciato. Le indagini sono in corso per ricostruire l’intera filiera del falso. (mv)

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