Il fondo sovrano per sostenere le filiere strategiche. Il liceo per il made in Italy. L’istituzione della giornata per il made in Italy, su proposta di Altagamma. Il governo lavora al DDL annunciato dal ministro Adolfo Urso (in foto Imagoeconomica). E si confronta anche con le correlate questioni finanziarie: mancano le coperture. Perché, come spiega il Sole 24 Ore, la bozza in circolazione si compone di 47 articoli che spaziano tra investimenti, semplificazioni, regolamentazioni e rifinanziamenti. Ma in questo modo prevede un insieme di attività assai onerose.
Che cosa prevede il DDL
Che cosa c’è nel DDL per le imprese? “L’innalzamento dal 110% al 130% della maxideduzione del patent box e l’aumento dal 5 al 10% del credito d’imposta per la ricerca in attività di design con limite raddoppiato a 4 milioni”, risponde il Sole 24 Ore. Non solo: anche 202 milioni “per innovazione su tecnologie 4.0 e transizione ecologica” e 50 milioni per le fiere. Dal punto di vista delle misure di sistema, il DDL propone nuove sanzioni per contenere la contraffazione e l’Italian sounding. Tra queste c’è il nuovo contrassegno made in italy per tessile, pelletteria e calzatura , da usare su base volontaria, al posto delle norme (da abrogare) sulla dicitura “100% Made in Italy“.
Ma mancano le coperture
Quando dal MIMIT (Ministero per le Imprese) hanno annunciato il fondo sovrano per il made in Italy, si è ventilata l’ipotesi che avesse bisogno di una dotazione iniziale di 1 miliardo. Il Sole 24 Ore scrive che la cifra necessaria a finanziare tutte le iniziative del DDL è anche superiore al miliardo e che ora il governo è al lavoro per trovare le coperture. Fin qui, a quanto si apprende, sono certi solo i 500 milioni dal MEF (Ministero Economia e Finanza). Proprio dalla questione delle coperture dipende l’approdo del DDL in consiglio dei Ministri, inizialmente in calendario per il 18 maggio, ora rimandato alla settimana del 22-26.
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