In sicurezza, ma riapriamo: le parole di Rosso, Ferretti, Rinero

In sicurezza, ma riapriamo: le parole di Rosso, Ferretti, Rinero

La necessità è quella di “riaprire le aziende”. A sostenerlo sono in molti, in questi ultimi giorni e ore. Al coro si uniscono Massimo Ferretti, presidente di Aeffe (Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino e Pollini) e Renzo Rosso, presidente di OTB (Diesel, Martin Margiela, Marni, Viktor &Rolf, Staff International). A loro fa eco Dario Rinero, CEO di Lifestyle Design, holding controllata dgli americani di Haworth. In altre parole, il gruppo che controlla Poltrona Frau Cassina, tra gli altri. Le loro parole, in estrema sintesi, sono molto chiare: “In sicurezza, ma riapriamo”.

Massimo Ferretti

“Se la produzione tarderà a ripartire, c’è il rischio che la filiera italiana subisca danni irreparabili” dice chiaro e tondo Massimo Ferretti (al centro nella foto tratta da WWD) in un’intervista pubblicata da MF Fashion. L’imprenditore pensa a una riapertura graduale e in sicurezza già dopo Pasqua. “Per le nostre imprese è fondamentale riattivare la fase di ricerca e sviluppo per approntare le collezioni primavera-estate 2020. Intendiamo presentarle e venderle tra giugno e luglio. E ripartire anche con la logistica”. Quest’ultima, soprattutto per rifornire i player dell’online e poter spedire a Pechino dove i negozi hanno riaperto. “La Cina ci sta chiedendo se siamo nelle condizioni di spedire la merce giacente nei magazzini che abbiamo dovuto stoppare alla fine di marzo. C’è sicuramente un rimbalzo della richiesta anche, lo ripeto, da parte delle piattaforme digitali” osserva Ferretti.

Renzo Rosso

“Dobbiamo tornare a lavorare il prima possibile – spiega Renzo Rosso all’Ansa – per non danneggiare irreparabilmente la nostra economia e le nostre aziende”. L’imprenditore veneto avverte la necessità di adeguare l’ambiente di lavoro per garantire la sicurezza delle persone. E, per farlo, lancia una proposta: “Lasciare a casa le persone sopra una certa età più soggette al virus. Dando più opportunità ai giovani che, per il 30% oggi sono a casa”. Il patron di Diesel (a sinistra, nella foto Shutterstock) rivela i programmi del gruppo: “I nostri manager stanno lavorando a diversi scenari, in base al protrarsi della situazione contingente. Le aziende dovranno fare tagli di tutti i tipi in tutte le aree, dalle vendite agli acquisti, dagli investimenti a quelli più duri dei posti di lavoro”.

Dario Rinero

Secondo Dario Rinero (a destra nella foto Imagoeconomica), il blocco della produzione ha avvantaggiato i competitor internazionali che, nel settore design, sono tedeschi ed europei del Nord. “Possiamo ancora recuperare riaprendo il 14 aprile, ma andare oltre metterebbe a dura prova tutto il sistema” afferma a Il Sole 24 Ore il manager e spiega come le imprese italiane siano spesso coinvolte in progetti internazionali che non possono attendere a lungo le consegne dell’Italia. “Le fabbriche sono luoghi sicuri: non c’è alcun motivo per cui non si possa riaprire. L’importante è mandare un segnale all’estero che l’Italia c’è” insiste Rinero. (mv)

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