Maxievasione da 47 milioni di euro scoperta all’interno della calzatura marchigiana. La Guardia di Finanza di Civitanova Marche ha sgominato una rete di imprese che svolgevano attività di import/export di calzature e pellami con commercio all’ingrosso e al dettaglio. L’obiettivo era quello di emettere fatture false per evadere le imposte. Sono state denunciate 14 persone. L’indagine è partita due anni fa e ha finito “per individuare un gruppo di imprese locali strettamente legate tra loro da rapporti commerciali e amministrate dalle medesime persone”. Secondo l’inchiesta queste imprese “avrebbero prodotto fatture per operazioni inesistenti allo scopo di evadere le tasse grazie a prestanome e a imprenditori e imprese compiacenti”. Quattro le società cartiere, una con sede in Romania e tre in Italia meridionale, che facevano parte della maxi frode che ha portato anche all’evasione di 15 milioni di euro di IVA. Per recuperare le tasse evase la Finanza ha disposto sequestri per un ammontare equivalente. L’inchiesta è ancora in corso e potrebbe riservare altri sviluppi. Nel frattempo, ad Arzignano, è andato in prescrizione il processo per l’operazione Reset, relativa alle mazzette ricevute da alcuni funzionari della locale Agenzia delle Entrate “per ammorbidire le verifiche fiscali ad alcune aziende, tra cui delle concerie”. (mv)
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