Il governo di Delhi ha incaricato l’esercito di arginare il fenomeno del contrabbando di vacche. I 30.000 soldati in servizio al confine col Bangladesh adesso sono armati di canne di bambù. Si tratta di un altro dei passi di un esecutivo a forte influenza induista, mentre il Paese confinante è musulmano. Annualmente passano illegalmente il confine circa due milioni di bovini per un controvalore di 600 milioni di dollari. Nel 2015 l’esercito ha sequestrato 90.000 capi e arrestato 400 contrabbandieri. L’export conciario del Bangladesh soffre di cronica carenza di pelli e Syed Hasan Habib di Bengal Meat, il suo primo esportatore, ha affermato che il prezzo è salito del 40% negli ultimi sei mesi e che è oggi costretto ad acquistare capi da Nepal, Bhutan e Myanmar. Ma le vacche indiane, conclude, presentano carni e pelli superiori. L’India possiede 300 milioni di bovini del quale è il primo esportatore al mondo ed il quinto consumatore. (pt)
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