Nel periodo aprile 2016 – marzo 2017 il fatturato estero della pelle e dei prodotti in pelle made in India è calato del 3,2% medio, attestandosi a circa 5,6 miliardi di dollari. Nell’anno, sostiene CLE (Council for Leather Exports), il cuoio indiano ha perso quote in molti dei mercati di sbocco (Germania, Regno Unito, Francia e Spagna tra gli altri). Tracolla il commercio estero di pellami finiti: il risultato è -15%. È in area negativa anche la performance delle calzature in pelle (poco più di 2,1 miliardi di dollari di giro d’affari), che ha ceduto lo 0,5%. Una delle poche eccezioni è rappresentata dai componenti per scarpe, il cui export è aumentato del 5,5%. Secondo Times of India, a danneggiare il calzaturiero, oltre che la mancanza di materia prima dovuta alla crisi della concia nazionale, è il rafforzamento della rupia. Per questa ragione, gli analisti prevedono che la manifattura indiana si concentrerà di più sulla domanda domestica.
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