Qualità del prodotto e comunicazione rappresenteranno “i pilastri nel futuro di Inditex”. La società spagnola (che controlla, tra gli altri, Zara, Massimo Dutti, Pull&Bear, Bershka) ha lanciato un piano strategico con deadline 2022. Prevede un investimento totale di 2,7 miliardi di euro. Di questi, 1 miliardo è destinato a potenziare il canale online, portandolo a valere il 25% delle vendite complessive. Il tutto mentre, causa Covid, Inditex crolla nel trimestre febbraio-aprile: -44,3%.
Inditex crolla nel trimestre
Leader del fast fashion, Inditex crolla nel trimestre febbraio-aprile 2020 chiudendo con vendite a quota 3,3 miliardi di euro. In altre parole, il 44,3% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tutto ciò, nonostante un aumento del 50% nelle vendite online. La perdita netta è stata pari a 409 milioni di euro: è il primo “rosso” da quando il gruppo si è quotato. La perdita è stata alleviata dalla riduzione delle spese operative: -21%.
La flessibilità del modello di business
Il CEO di Inditex, Pablo Isla, ha evidenziato (come si legge sul portale modaes.es) la flessibilità del modello di business, in particolare nell’approvvigionamento. In pratica, poiché il gruppo gestisce gli approvvigionamenti con un anticipo di una settimana, è riuscito a ridurre le scorte del 30%. “Prima abbiamo smesso di acquistare, poi a maggio abbiamo riattivato gli approvvigionamenti per giugno, luglio e agosto”
2,7 miliardi di euro
Il colosso galiziano, numero 1 al mondo (per fatturato ) nella distribuzione moda, ha lanciato un nuovo piano strategico (2020/2022) basato su un investimento di 2,7 miliardi di euro. Tre gli asset: digitalizzazione, integrazione totale tra negozi e online, sostenibilità. Un miliardo di euro verrà destinato per accelerare la digitalizzazione con l’obiettivo di portare le vendite online a generare oltre un quarto del fatturato complessivo nel 2022. Un miliardo e 700 milioni di euro saranno destinati all’aggiornamento della piattaforma integrata della rete distributiva con l’inserimento di “strumenti tecnologicamente avanzati“.
Negozi, prodotto, qualità, prezzi, sostenibilità
Inditex prevede di portare il network di punti vendita tra le 6.700 e 6.900 unità nel mondo. In altre parole, 450 sono i negozi aperti, circa 1.200 quelli chiusi. Quando gli viene chiesto da un’analista se Inditex cambierà la politica dei prezzi dei suoi brand, Isla risponde così: “Ci concentriamo più sulla qualità del prodotto e sulla comunicazione che su qualsiasi altra cosa”. Senza dimenticare “la sostenibilità”. Il gruppo, infatti, prevede di “promuovere il riutilizzo e il riciclaggio di indumenti, eliminare la plastica monouso e aumentare l’uso di fibre sostenibili o riciclate”. (mv)
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