Dalla filiera della carne brasiliana arrivano segnali contrastanti. Alcuni (pochi) positivi. Ad esempio, la multinazionale JBS, il grande ammalato di questa stagione tormentata, cerca 523 nuovi addetti per i mattatoi del Mato Grosso do Sul. È evidente che dopo un quadrimestre di passione, il gruppo dei fratelli Batista voglia tornare ai livelli produttivi pre-crisi. Ce n’è bisogno. Perché IMEA, l’istituto di analisi dell’economica dello stesso Mato Grosso, scrive che nei primi 6 mesi del 2017 le macellazioni nella regione (centrale nella filiera brasiliana della carne) sono state 2,2 milioni: il peggior risultato dal 2010 a oggi. E non finiscono qui le notizie critiche. Gli USA hanno sospeso fino a data da destinarsi l’import di carni fresche brasiliane. È noto che il governo verde oro sperasse in una rapida soluzione del blocco non solo per il valore commerciale del mercato statunitense, ma anche per il timore che la bocciatura di Washington potesse innestare un effetto domino. Ecco, le Filippine annunciano la sospensione dell’import di qualsiasi tipo di carne dal Brasile a causa di una partita risultata infetta da salmonella.
TRENDING