Mentre scoppia la guerra del vino con Bruxelles, Pechino raggiunge un importante accordo di (quasi) libero scambio con la Svizzera, che potrebbe avere delle conseguenze anche nell’area pelle poiché, va ricordato, molte grandi firme hanno creato le basi logistiche in Canton Ticino. L’accordo è stato siglato sabato 6 luglio a Pechino dal ministro cinese per il Commercio Gao Hucheng e dal ministro dell’Economia svizzero, nonché consigliere federale della Confederazione elvetica, Johann Schneider-Ammann. Frutto di oltre due anni di trattative, l’intesa necessita ora dell’approvazione dei rispettivi Paesi e dovrebbe entrare in vigore entro il 2014. Si prevede l’eliminazione o drastica riduzione di tariffe doganali applicate ad articoli quali prodotti tessili, farmaceutici, orologeria e calzature prodotti in entrambi i Paesi. Nel 2012, il commercio bilaterale Svizzera-Cina ha toccato quota 26,31 miliardi di dollari. Usam (Unione svizzera arti e mestieri) si è detta entusiasta del nuovo trattato, perché fornisce un forte messaggio anti-protezionista e perché offrirà nuove opportunità di investimento per le imprese. (ap)
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