Il governo di Oslo ha investito 2,5 milioni di dollari per un una serie di progetti che mirano a diffondere le norme di sicurezza ed equità nel lavoro in Bangladesh. Sono diretti a 4.000 dipendenti tra industria conciaria, calzaturiera, dell’abbigliamento, ma anche a quelli della lavorazione dei gamberi. Il Paese l’anno scorso ha perduto 1.200 operai nei due incendi di Rana Plaza e Tazreen Fashion. Il 16 marzo l’ambasciatore norvegese a Dacca, Merete Lundemo, ha dichiarato che “condizioni di lavoro decenti e una equa globalizzazione sono nell’agenda del nostro governo. Tutti gli operai devono godere di basilari diritti all’interno di un ambiente di lavoro in cui siano rispettati gli standard essenziali”. Il presidente di Leathergoods and Footwear Manufacturers and Exporters Association of Bangladesh, Syed Nasim Manzur, ha affermato che il programma si aggiunge alle iniziative del governo di Dacca che mirano a rafforzare il settore conciario e della manifattura della pelle: “E’ un’industria che fattura un miliardo di dollari, cifra che può essere raddoppiata nel giro di dieci anni. Il Bangladesh può sostenere il flusso crescente di sourcing richiesto da Usa e Ue”. (pt)
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