Quanta storia dietro i guantoni di Pittsburgh Pirates, Minnesota Twins e Kansas City Royals. E quanta pelle. Lo scorso 28 marzo ha preso avvio la nuova stagione della Major League Baseball (MLB), la “Serie A” di baseball americano e le mani dei campioni di queste tre franchigie utilizzano l’accessorio da gioco realizzato da una piccola, ma storica azienda del Texas nata quasi un secolo fa come pelletteria e poi convertitasi alla produzione di guanti. Il tutto, senza mai abbandonare la materia prima di riferimento: la pelle. Era infatti il 1926 quando Rob “Big Bob” Storey, banchiere del piccolo paese di Nocona, 3.000 abitanti nella contea di Montague, si lanciò nella produzione di portafogli e borsa fondando Nokona Leather Goods. Tre anni più tardi arrivò la Grande Depressione, che minò il futuro di quella giovane impresa. Storey non si scoraggiò, pensò come convertire a nuova produzione macchinari e operai, e nel 1934 uscì dalla fabbrica il primo guantone da baseball e con esso nacque Nokona Ball Gloves. La storia dell’azienda, che oggi dà lavoro a 50 operai e produce 150 guantoni al giorno, è stata raccontata dall’emittente ABC (cliccando qui potete vedere il servizio) proprio in occasione dell’avvio del nuovo campionato professionistico. Per la produzione dei guantoni l’azienda utilizza pellame USA, acquistato prevalentemente in Texas, Kansas, Oklahoma e Nebraska, poi conciato a Milwaukee e Chicago. “Cerchiamo sempre di utilizzare la miglior pelle possibile per creare il guanto più performante e comodo che possiamo” spiega all’Abc l’attuale vicepresidente Rob Storey, nipote del fondatore.
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