Di solito, le aziende sono chiamate a rispondere alle trasformazioni di mercato. Quelle ucraine, invece, da febbraio 2022 hanno dovuto rispondere alle avversità e alla guerra. Tetyana Izovit, presidente di Ukrlegprom Association, dalle pagine de La Conceria n. 4 – 2023 (“Sanzioni”) snocciola un elenco drammatico: “Operai arruolati nelle fila dell’esercito, addette costrette a emigrare in altre regioni o Paesi per salvarsi la vita, coprifuoco, restrizioni, allarmi aerei, problemi energetici e di logistica nell’approvvigionamento di materia prima e nella consegna del prodotto”.
L’Ucraina davanti alle avversità e alla guerra
Sul numero di aprile del mensile La Conceria parliamo di come l’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto le relazioni internazionali. E costretto le imprese italiane della moda ad adeguarsi. Con Izovit (nella foto), nell’articolo dal titolo “La Resistenza della Moda Ucraina”, investighiamo nei fatti dell’ultimo anno dalla prospettiva di chi lo stesso conflitto lo ha subito. Scoprendo che le aziende ucraine nutrono la fiducia di poter tornare a valori positivi di produzione già nel 2023: “Si sono dimostrate indomabili e hanno risposto con dignità a tutte le avversità”.
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