L’associazione della scarpa asiatica boccia il Myanmar: fuori per la pulizia etnica dei rohingya

CIFA (Confederation of International Footwear Associations) ha respinto la richiesta di adesione del Myanmar. Perché? Il Governo birmano sta perseguitando i rohingya minoranza etnica di religione musulmana. Dalla fine di agosto, si stima che oltre 600.000 persone siano fuggite nel vicino Bangladesh, scappando da quella che le Nazioni Unite hanno descritto come “pulizia etnica”. CIFA è una piattaforma composta dai produttori calzaturieri asiatici con lo scopo di condividere informazioni commerciali e promuovere la possibilità di collaborazioni. Tra gli obiettivi anche quello di promuovere una cooperazione tecnica vantaggiosa per le parti e lavorare insieme per un futuro migliore per il settore calzaturiero e le industrie dell’indotto. Ne fanno parte Bangladesh, Cina, Cambogia, Hong Kong, India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud, Malesia, Filippine, Thailandia, Taiwan e Vietnam. I rappresentanti di questi Paesi si sono riuniti a Dhaka per l’annuale conferenza, giunta all’edizione numero 36. Proprio nel corso di questa riunione è stata respinta all’unanimità la richiesta di adesione del Myanmar. (mv)

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