Il 2023 è un anno complicato per Aeffe e per Moschino. Culminato con l’improvvisa e drammatica scomparsa del suo direttore creativo Davide Renne, che aveva iniziato in Moschino il primo novembre. La sua prima collezione avrebbe debuttato a febbraio 2024 durante la settimana della moda di Milano. Nello stesso giorno del 10 novembre, poco prima di annunciare il decesso di Renne (in foto, dai social), Aeffe aveva riportato una perdita e un calo dei ricavi nel trimestre terminato il 30 settembre. Ciò è stato principalmente attribuito alla riorganizzazione del brand Moschino, che ora dovrà di nuovo trovare la forza e la lucidità per ripartire.
La tragica scomparsa di Davide Renne
Nello scorso marzo Moschino e il direttore creativo Jeremy Scott si sono separati dopo un decennio di collaborazione. Aeffe, società proprietaria del marchio, ha avviato un nuovo corso strategico del brand che ne prevede il cambiamento del modello distributivo in Cina e il riposizionamento delle diverse collezioni. Dopo alcuni mesi di scouting, Aeffe ha trovato in Renne il successore di Scott. Proveniente da Gucci, aveva 46 anni. “Con Davide stavamo lavorando ad un progetto ambizioso in un clima di entusiasmo e ottimismo per il futuro – ha detto il CEO di Aeffe, Massimo Ferretti –. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide ha saputo farsi subito amare e stimare. Oggi a noi resta la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato”. Con tutta probabilità, il team creativo interno svilupperà e completerà la collezione avviata da Renne. E la presenterà a febbraio a Milano, come previsto.
Il 2023 difficile
A poca distanza dall’annuncio della morte di Renne, Aeffe ha presentato i dati relativi ai primi 9 mesi del 2023. Il fatturato di 252,8 milioni di euro è sceso dell’8,3% a cambi costanti e dell’8,8% a cambi correnti rispetto all’analogo periodo del 2022. Mentre il risultato economico è una perdita di 17,8 milioni di euro, rispetto all’utile di 4,7 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso. A livello di marchi, i ricavi di Moschino sono diminuiti dell’11,5%, quelli di Alberta Ferretti sono saliti del 9%, Philosophy +11,5% mentre il marchio calzaturiero Pollini ha perso il 4,3%. “I risultati dei primi 9 mesi continuano a riflettere riorganizzazione e riposizionamento del gruppo – ha commentato Ferretti – segnando un rallentamento della crescita. Come ci aspettavamo, le nostre performance sono state ancora fortemente condizionate dalle strategie di Moschino, che siamo sicuri porteranno benefici”. Il titolo Aeffe è inevitabilmente al ribasso. Così come l’umore del gruppo romagnolo, che dovrà ora trovare forza e lucidità per invertire la rotta. (mv)
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