L’automotive e il mercato domestico per salvare la concia cinese: ACLE chiude carica di interrogativi

Se non sono sereni i padroni di casa, non può essere serena la fiera. All China Leather Exhibition, la fiera dell’area pelle in programma all’International Expo Centre di Shangai, chiude oggi dopo una tre giorni sulla quale hanno pesato i crucci della concia cinese. Certo, agli operatori della Repubblica Popolare non mancano i motivi per essere preoccupati, a partire dal crollo della produzione. Ma CLIA, l’associazione di riferimento per l’intera filiera pelle-prodotto in pelle di Pechino, non getta la spugna e individua anche le opportunità di sviluppo del business per l’immediato futuro. Quali? Ce ne sono alcuni interni, come la spinta demografica che attende Pechino in seguito all’adozione della politica dei due figli, da cui arriverà un’ondata di nuovi consumi, e più in generale la maturazione del mercato domestico, che spronerà i manifatturieri nazionali a investire in qualità, tecnologia e identità del brand. Più in generale, le prospettive di crescita del mercato della pelle per automotive e imbottito lasciano ben sperare CLIA.

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