Emiliano, imprenditore dell’edilizia in legno e dell’alimentare, da oggi Emanuele Orsini (nella foto Imagoeconomica) è il nuovo presidente di Confindustria. L’elezione – dopo la designazione dello scorso 4 aprile – è avvenuta oggi a Roma. Orsini subentra a Carlo Bonomi e guiderà il sistema di rappresentanza dell’industria italiana fino al 2028. A eleggerlo l’Assemblea dei delegati di via dell’Astronomia alla quale il neopresidente ha annunciato le sue parole chiave.
Orsini, nuovo presidente di Confindustria
Orsini – come scrive Ansa – “ha incassato il 93% delle preferenze con 789 voti favorevoli, 4 contrari e 55 schede bianche. Presenti alla votazione 848 industriali su 865 aventi diritto di voto. È il trentaduesimo presidente dell’associazione di viale dell’Astronomia. Nella squadra sono dieci i vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini”. Tre i confermati: Francesco De Santis (Ricerca e Sviluppo), Maurizio Marchesini (Lavoro e Relazioni industriali) e Stefan Pan (Unione europea e Rapporto con le Confindustrie europee).
Le parole chiave di Orsini
Un richiamo al dialogo e all’unità. Il neopresidente di Confindustria ha rivolto all’assemblea un primo messaggio chiaro e circostanziano, dal quale sono emerse parole chiave come” identità, umiltà e – appunto – dialogo. Non solo. Orsini ha posto particolare attenzione nel ribadire la necessità che si elabori e implementi una “una vera politica industriale europea”. Esigenza pressante che si scontra, come ha ricordato, contro certi atteggiamenti antindustriali e ideologici che creano danni e distolgono Bruxelles da questo obiettivo.
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