Le prospettive della Cina, alle prese con gli ennesimi lockdown

Le prospettive della Cina, alle prese con gli ennesimi lockdown

Da tempo gli analisti dicono che nel giro di qualche anno sarà il principale mercato del lusso. Ma le prospettive della Cina sono davvero queste? Tra sogni di grandeur e problemi molto contingenti di gestione della pandemia, il suo ruolo va riconfigurandosi. “Da qui a 20 anni la Cina resterà leader del sourcing dei prodotti moda, con gli Stati Uniti primi clienti”, dice a La Conceria n. 4 Massimiliano Tintinelli, fondatore della società di consulenza MTI consulting, nonché Chief Restructuring Officer e membro del board di Pal Zileri. A suo avviso per i brand che vogliono conquistare i consumatori finali è fondamentale “capire e anticipare le esigenze di una domanda in continua evoluzione, tenendo presente le aree geografiche interne del Paese, con il Nord più ricco del Sud”.

I nuovi lockdown

Quando lavoravamo al numero 4 de La Conceria, i nuovi lockdown cinesi erano solo all’inizio. Il quadro andava complicandosi. Lo stesso quadro che ora vede “373 milioni di persone in confinamento in 45 città”, come riporta NYT. Pechino insiste sulla cosiddetta politica Covid Zero. Ma così facendo, riporta un commentatore allo stesso quotidiano statunitense, “non sta contrastando la pandemia, bensì facendo un disastro”. Secondo NYT il presidente Xi Jinping con la sua pervicacia si sta giocando il terzo mandato al congresso del Partito Comunista cinese del prossimo anno. Ma le sue scelte non sono prive di impatto, anzi. Secondo Le Monde, la proiezione del PIL cinese per il 2022 è già passata da +5,5% a +5%. “Shanghai è un centro industriale molto importante, per il prodotto finito, ma ancora di più per i componenti dell’alta tecnologia e per l’industria dell’automobile – commenta Dan Wang, economista della Banca Hang Seng –. È un centro cruciale per i servizi di alto livello in campo finanziario, della consulenza legale e della proprietà intellettuale”.

 

 

Le prospettive della Cina

Quelle cinesi sono questioni che dalla grande politica e dalla macro-economia ricadono nella vita di tutti i giorni e nelle strategie della manifattura fashion. Il mensile di informazione per le imprese della pelle La Conceria dedica il n. 4 al “Mondo in cui Viviamo”. Riportando nel nostro mondo le conseguenze delle turbolenze della Repubblica Popolare. Ne parliamo, tra gli altri, con Karl Schlecht (Thierry Rabotin), Attilio Briccola (Bric’s), Giorgio Guida (pellicceria Numero Otto) e Gianni Dori (Rodo).

Clicca qui per sfogliare tutti i contenuti de La Conceria n. 4

Il mensile La Conceria è riservato agli abbonati: scopri le formule di sottoscrizione

 

Leggi anche:

 

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×