L’Italia per Della Valle, Shein per gli USA, i fake per Coldiretti

L’Italia per Della Valle, Shein per gli USA, i fake per Coldiretti

È l’Italia per Della Valle la base culturale del successo del made in Italy. Sembra tautologico, ma il patron del gruppo Tod’s, chiacchierando con El Paìs, tocca un punto spesso trascurato dai più: la qualità del prodotto nostrano dipende sì dalle abilità manifatturiere, ma al contempo da una idea di bello condivisa dalla popolazione e diffusa ai segmenti. In rassegna stampa ci sono altri articoli che vale la pena leggere. Come i calcoli di Coldiretti sul danno della contraffazione alimentare all’agribusiness italiano. O quello su Business of Fashion a proposito delle ripercussioni sulla moda delle tensioni tra Cina e Stati Uniti.

Consigli di lettura:

  • Leggiamo da El Paìs: “La qualità non è solo un prodotto costoso, ma un’attitudine. E noi ne abbiamo in abbondanza. Molti giovani vogliono venire in Italia per respirare questa atmosfera. È un mix di paesi, vita tranquilla, buon cibo e ritmi un po’ rallentati, che genera un sentimento di qualità che parte dagli spaghetti e arriva alle nostre borse”. Ecco cos’è l’Italia per Della Valle;

 

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  • In termini ben meno lirici, ma negli States molti cominciano a chiedersi cos’è la Cina per Shein. Per capirci: se il colosso dell’e-commerce fast fashion è collegato da forniture dallo Xinjiang, la regione a prevalenza musulmana dove Pechino è accusata di aver instaurato veri e propri campi di lavoro. La questione, osserva BoF, è il punto di caduta sul mercato della moda delle tensioni tra Washington e Pechino;
  • Tornando, invece, al tema dell’italianità, non possono lasciare indifferenti le stime di Coldiretti: la contraffazione alimentare costa al Belpaese 120 miliardi l’anno.

 

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