Sostituire suole e tacchi oppure lustrare le scarpe. Attività tipiche delle botteghe di qualche decennio fa, ormai quasi scomparse ma che anche a causa della crisi stanno conoscendo una seconda vita. Sempre più spesso, infatti, si incontrano persone che tentano di reinventarsi con i vecchi mestieri. È questo per esempio il caso di Stefano Corradi, 34 anni, che dopo aver lavorato come corriere e in una società informatica ha deciso di rispolverare la professione che era stata del padre: il lustrascarpe. Eredi Cannolicchio è il nome dell’azienda che a Roma offre il servizio di ritiro (il lunedì) e consegna a domicilio (il venerdì) e lavora ricevendo per posta le calzature, rispedendole pulite e sistemate. Stesso mestiere lo ha scelto Pierluigi Maggiolini, 43 anni, ex avvocato e promotore finanziario, che nella capitale ha aperto il suo negozio “Il lustrascarpe” dirimpetto a via Vittorio Emanuele II. A Santhià, in provincia di Vercelli, Davide Pastore ha invece deciso di puntare sul passato per produrre scarpe su misura. Lo fa utilizzando strumenti antichi, senza l’aiuto della tecnologia e confezionando le scarpe con prodotti naturali. (art)
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