“Ci siamo ripresi dallo shock del maxifurto. Grazie alla solidarietà di tutti, compresi i nostri fornitori, siamo ripartiti in pieno”. Mabi International sembra essersi messa alle spalle il brutto episodio di cronaca. Che, anzi, per l’azienda (partecipata da Chanel al 40%) diventa uno spunto per investire in sicurezza, fornendo un plus al cliente finale. Ce lo racconta Mario Biasutti (nella foto), titolare della pelletteria di San Daniele del Friuli.
Oltre lo shock del maxifurto
Nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 novembre malviventi si sono introdotti nella pelletteria col metodo della “spaccata”. Per ripulire il magazzino di Mabi, ovvero, hanno distrutto cancelli, porte e portoni. Sono cinque o sei mezzi impiegati e tra sei e sette minuti necessari per concludere il colpo. Fin dai primi momenti, di fronte all’amarezza, Mario Biasutti pensava a come ripartire. “Superato il comprensibile shock iniziale, abbiamo pensato a come riprende le normali attività nel più breve tempo possibile e a migliorare la sicurezza – ci racconta l’imprenditore friulano –. Abbiamo pensato a come evitare che l’episodio possa ripetersi. Intendiamo migliorare i punti che si sono rivelati più deboli. Quindi faremo un ulteriore investimento nella sicurezza e nella protezione dei nostri prodotti. Sono griffati Chanel e siamo consapevoli che attirino i ladri”.
L’appoggio dei fornitori
Già il giorno successivo al furto l’attività produttiva di Mabi International era ripartita. “Siamo stati fortunati, perché abbiamo avuto l’appoggio dei nostri fornitori, a partire dall’azienda che in 12 ore ha ripristinato cancelli e portoni che erano stati distrutti. E devo ringraziare tutti per la solidarietà dimostrata” afferma Biasutti. A livello operativo, Mabi ha chiamato a raccolta i fornitori di pellami e accessori per approvvigionarsi di nuovo e rimettere in produzione le borse sottratte. “Faremo tutto il possibile per rispettare i tempi di consegna e là dove non riusciremo siamo fiduciosi che il cliente possa accettare una lieve proroga della data di consegna – conclude l’imprenditore –. È stato importante per noi ricevere fiducia da tutti in una situazione di difficoltà”. (mv)
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