Materia prima, clima incerto sulle macellazioni australiane: per USDA aumentano, Rabobank dice no

Le previsioni per il 2018 della zootecnia australiana sono incerte come la valutazione dell’effetto del clima sulla filiera. Già, perché mentre vi abbiamo già detto che c’è chi stima le macellazioni in crescita del 6%, arrivano valutazioni molto diverse da USDA e Rabobank. Iniziamo dal Dipartimento per le Politiche Agricole degli USA: malgrado il clima sfavorevole ai pascoli, Canberra nel 2018 dovrebbe ripopolare gli allevamenti (il patrimonio bovino potrebbe raggiungere i 26,7 milioni di unità). Di converso, dovrebbero rallentare i conferimenti, passando dal target di 8,05 milioni a un risultato previsto di 7,9 milioni di macellazioni. Di parere opposto l’istituto finanziario olandese Rabobank: stando alle sue stime, il clima secco spinge gli allevatori a vendere il bestiame ai macelli, mentre non si nota alcun trend crescente negli acquisti di bestiame vivo. Qualcuno sbaglia, solo il tempo ci dirà chi.

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