La contraffazione è un problema talmente concreto da meritare una riflessione sotto forma di esperimento sociale. Partiamo dalla cronaca. In Toscana la Procura di Firenze, partendo da controlli eseguiti in Versilia, ha denunciato quattro cittadini italiani per i reati di contraffazione, alterazione e uso di marchi o segni distintivi, nonché ricettazione, importazione e commercio di prodotti con segni falsi. Alla banda, con ramificazioni nelle province di Firenze e Prato, sono stati sequestrati 20.000 articoli di pelletteria insieme ad accessori, fibbie, minuteria metallica, pellami e stoffa. L’industria del fake, ve lo raccontiamo nel numero 5 de La Conceria, si basa su una certa acquiescenza del consumatore, che trova comprando merce illegale un vantaggio personale. Proprio per provocare e stanare la zona grigia, Renzo Rosso (gruppo OTB) ha organizzato a New York un esperimento sociale che darà vita a una sorta di documentario: come spiega a MFF, il gruppo ha preso in gestione “un negozietto a Chinatown” dove mettere in commercio prodotti “a marchio Deisel”, chiara parodia del brand ammiraglio Diesel. “Filmiamo quello che accade nel negozietto – racconta Rosso –. Entra gente normalissima, sanno che in quel posto non potrebbero mai trovare un capo vero. Faremo un piccolo video delle cose più simpatiche che succedono”. Un fake store per prendere in giro i veri complici del falso.
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