Il 27 novembre è morto in un incidente domestico Tony Hsieh (46 anni). L’imprenditore poteva definirsi l’inventore, con la piattaforma Zappos, dell’e-commerce di scarpe. Nel 2009 ha ceduto la società ad Amazon. Secondo un legale dello stesso manager, Hsieh è deceduto in seguito alle ferite riportate durante l’incendio divampato nella sua casa nel Connecticut.
Il successo
Laureato ad Harvard, a 25 anni Hsieh ha fondato una società di venture capital chiamata Venture Frogs. Con questa ha investito anche in un rivenditore di scarpe online, chiamato ShoeSite.com. Due mesi dopo, Hsieh è entrato a far parte dell’azienda come CEO. L’ha ribattezzata Zappos e l’ha trasformata in un caso di successo, al punto da cederla ad Amazon nel 2009 per 1,2 miliardi di dollari. Hsieh è rimasto in Zappos come CEO fino alle dimissioni date nell’agosto scorso. “Tony ha dimostrato prima degli altri che i clienti potevano fidarsi e divertirsi nell’acquisto di calzature online” ha detto Dave Powers, CEO di Deckers Brands, a Footwear News. Zappos era stata pioniera nella spedizione e nei resi gratuiti. Quando le vendite online hanno cominciato a crescere, questa “società di servizi che per caso vende scarpe” come l’aveva definita lo stesso Hsieh, ha conosciuto il successo.
Incidente domestico
Oltre ad essere un imprenditore visionario, Hsieh era famoso per la sua cultura imprenditoriale basata sul mantra “offrire felicità”. Le decisioni aziendali non venivano prese da una o poche persone. Hsieh aveva impostato uno stile di gestione decentralizzato in cui il processo decisionale era diffuso in tutta l’organizzazione, senza la tradizionale gerarchia. Neanche nella vita era un tradizionalista. Nonostante si potesse permettere ben altro, come sottolinea Business of Fashion, viveva in un parcheggio per roulotte nel centro di Las Vegas. La sua roulotte attirava i creativi della zona. Mangiavano pasti in comune vicino a un falò, con un alpaca domestico che si aggirava nel parco. (mv)
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