Nei piani di Piquadro Lancel sarà più italiana: la pelletteria si fa in Italia, le borse bijoux rimangono in Francia

Riorganizzazione di Lancel, marchio fino all’anno scorso del gruppo Richemont e ora di Piquadro: puntare sui Millennials, produrre in Italia e lasciare in Francia solo la realizzazione delle borse bijoux. Qualcuno sostiene che il colosso svizzero abbia addirittura pagato l’acquirente pur di disfarsi di un brand che nell’esercizio chiuso il 31 marzo 2018 aveva registrato perdite per 23 milioni di euro (su un fatturato di 53 milioni), con previsioni di una ulteriore perdita di circa 30 milioni nell’esercizio successivo 2018-2019. E dire che Richemont ha acquistato il brand per 346 milioni di dollari dieci anni fa. Come ricostruisce Fashion Network, l’accordo tra il gigante elvetico del lusso e Piquadro prevede che quest’ultimo versi fino a 35 milioni di euro di royalties nel prossimo decennio. Lancel possiede 60 punti vendita e ha puntato negli ultimi anni soprattutto su pellami di lucertola e vitello. “Dopo aver acquistato The Bridge, l’abbiamo rimesso in forma e reso nuovamente redditizio. Possiamo fare la stessa cosa con altri marchi. Allora abbiamo contattato Richemont; probabilmente tenere Lancel non corrispondeva alla loro strategia, e hanno accettato di venderci il brand – afferma Marco Palmieri, ceo di Piquadro, a FN –. Il nostro obiettivo è fabbricare la nostra pelletteria in Italia e le nostre borse-bijoux in Francia”.  (mv)

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