Il Fisco italiano starebbe indagando sulle posizioni di più di 12 tra i dirigenti, passati o attuali, di Gucci. Stando a quanto riporta Bloomberg, le autorità intendono verificare se la griffe, controllata dal gruppo Kering, abbia messo in atto tra il 2011 e il 2017 uno schema di elusione fiscale che prevedeva il pagamento in Svizzera per rapporti professionali in tutto e per tutto italiani. Gli avvisi ai manager coinvolti, che potrebbero dover pagare “decine di milioni di tasse arretrate”, sarebbero partiti ad agosto. Non sarebbe stato, però, ancora aperto un fascicolo.
Esterovestizione
Secondo ItaliaOggi il raggio d’azione dell’indagine non riguarda solo la quindicina di figure apicali citate da Bloomberg, ma anche molti quadri. L’ipotesi è che il meccanismo di esterovestizione, cioè di iscrizione dei dipendenti presso l’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) malgrado questi non si fossero effettivamente trasferiti oltre i confini, fosse uno stratagemma usato su più larga scala.
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Già lo scorso maggio il gruppo Kering ha raggiunto un accordo da oltre 1 miliardo di euro per chiudere il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate. Secondo Bloomberg, il colosso del lusso ritiene conclusa lì la partita con l’erario italiano: “Non ci sono elementi nuovi nelle accuse, non abbiamo ulteriori commenti da fare”.