Si chiama Linda Burney, ha 59 anni. È di etnia wiradjuri, una tra le tante popolazioni indigene d’Australia. È un’aborigena ed è la prima a essere stata eletta al Parlamento Nazionale di Canberra (partito laburista). Il suo primo discorso se lo ricorderanno in molti e vale la pena di raccontarlo perché, per ribadire il profondo rispetto della sua identità e per i segni delle sue origini, ha esibito davanti ai “colleghi” parlamentari una pelle di canguro. Non una pelle qualsiasi, ma una sorta di stola con raffigurato il totem del suo clan (un varano) e quello personale (un pappagallo kakatua bianco). Un gesto che ha radici profonde, ancestrali e ha riportato d’attualità, in Australia, il legame degli aborigeni con la propria terra e la discriminazione che hanno subìto per decenni, quando erano additati come “l’anello di congiunzione con l’età della pietra”. Ora sono arrivati in Parlamento e l’esibizione di una pelle di canguro ne ha sancito la volontà fortissima di essere parte politicamente attiva del loro Paese.
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