In Francia Vivarte prosegue nella ristrutturazione cedendo i suoi marchi, mentre Éram investe. Vivarte avrebbe ceduto l’insegna calzaturiera André all’e-tailer francese Spartoo. Secondo Reuters, che ha dato la notizia, l’affare verrà ufficializzato presto. André genera oltre 100 milioni di euro l’anno di ricavi con la sua struttura composta da circa 100 negozi e 750 addetti. Spartoo viaggia invece a circa 150 milioni di euro l’anno di ricavi. Qualche giorno fa il ceo di Vivarte, Patrick Puy, aveva annunciato novità a breve proprio per la vendita di André (calzatura) e Naf Naf (abbigliamento) e aveva lanciato la messa in vendita dell’insegna calzaturiera Besson. Non è andata a buon fine la cessione di Chevignon (abbigliamento) che rimarrà, almeno per ora, in carico a Vivarte insieme alle insegne calzaturiere Minelli, San Marina, CosmoParis e LaHalle aux Chaussures e a quelle di abbigliamento LaHalle e Caroll. Puy ha diffuso i principali dati di bilancio. Grazie anche alle cessioni di Pataguas e Kookaï, Vivarte ha dimezzato le perdite nell’esercizio fiscale terminato il 31 agosto 2017, prima dell’altra cessione relativa all’insegna calzaturiera spagnola Merkal. Vivarte ha dichiarato un fatturato di 1,8 miliardi di euro (-18% sul precedente esercizio) e perdite per 305 milioni di euro rispetto ai 672 milioni di euro di un anno fa. Se Vivarte è costretto a ridursi per tornare a generare utili, il gruppo francese Éram (35 milioni di paia di scarpe vendute con 12 marchi e 11.000 dipendenti), che produce calzature e le vende attraverso 30 negozi in Francia e punti vendita multimarca all’estero, continua ad investire nel digitale e punta la Spagna con il marchio Gémo, che arriva dopo l’insegna TBS. (mv)
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