Un’articolata operazione di Carabinieri e DDA Firenze si abbatte sull’Associazione Conciatori e alcuni consorzi di depurazione di Santa Croce sull’Arno. Qui, ieri (15 aprile 2021), si è svolto un blitz con arresti e perquisizioni. Oggetto delle accuse: l’organizzazione e la gestione di un traffico illecito di rifiuti conciari nel quale sarebbe coinvolta anche la ‘ndrangheta.
L’operazione di Carabinieri e DDA
Il blitz di Carabinieri e DDA Firenze si configura come l’atto conclusivo della prima fase di un’operazione antimafia denominata Keu che ha portato a 23 arresti tra Toscana e Calabria. Le indagini ipotizzano l’esistenza di un sistema illecito di smaltimento dei rifiuti conciari a Santa Croce sull’Arno. Accuse pesantissime, attese comunque da un lungo iter di ulteriori verifiche. Accuse che, in base a quanto contenuto nell’Ordinanza firmata dal GIP Antonella Zatini, coinvolgerebbero i vertici passati e attuali dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, i dirigenti di singoli consorzi territoriali di depurazione e smaltimento e alcuni esponenti politici locali e regionali.
Le indagini
Secondo le indagini, circa 8.000 tonnellate di rifiuti derivanti dal trattamento depurativo dei fanghi conciari (Keu) di Santa Croce sarebbero stati, come si legge nell’Ordinanza del Tribunale di Firenze, “inviati ad un impianto di produzione di materiali riciclati che provvedeva a miscelare questo rifiuto con altri inerti e a classificarlo materia prima per l’edilizia”. Il tutto, “per essere impiegato in vari siti del territorio con concreto pericolo di contaminazione del suolo e delle falde”. L’Ordinanza sottolinea, poi, come “il titolare dell’impianto di trattamento abusivo dei materiali riciclati fosse in stretto contatto con ambienti di spessore criminale della cosca Gallace”. I quali “avevano preso il controllo del subappalto del movimento terra per la realizzazione del V lotto della Strada Regionale 429 Empolese-Valdelsa”.
Immagine di repertorio
Leggi anche: