“Pioniera del design”, come la definisce il sindaco di Milano Beppe Sala. “Grande protagonista dell’Italian Style”, come la chiama il Corriere delle Sera. Si è spenta a 96 anni Cini Boeri, al secolo Maria Cristina Mariani Dameno. Classe ’24, laurea nel 1951 al Politecnico di Milano, allieva e collaboratrice di Gio Ponti prima di mettersi in proprio. Spiccava, insieme a Gae Aulenti, star donna del design italiano quando nel settore operavano prevalentemente uomini. Concentrata sul design civile e industriale, ha sviluppato modelli di sedute imbottite rivestite anche in pelle e pelliccia. Tra le sue creazioni, ci sono, ad esempio, il divano Brigadier e la seduta Botolo.
La carriera di Cini Boeri
Boeri è stata due volta Compasso d’Oro, prima nel 1979 e poi nel 2011 (premio alla carriera). Ancora nel 2011 è nominata Grande Ufficiale al Merito della Repubblica. Nel 2019 le viene assegnato l’Ambrogino d’Oro, l’onorificenza riconosciuta dal Comune di Milano. Sono solo alcune delle tappe di una carriera che l’ha vista anche accademica e saggista. Cini è la madre del giornalista Sandro, dell’economista Tito e dell’architetto Stefano. “Fino a un anno fa – racconta proprio Stefano al Corriere della Sera – andava in studio la mattina, tutti i giorni. Il lavoro era la sua vita, la teneva in piedi, la stimolava. Anche negli ultimi mesi, nonostante la fatica, continuava a progettare e disegnare, ancora con le mani”.
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