Shoes&Leather Vietnam, second day: buona affluenza, quasi tutta locale. Per la pelle prospettive interessanti

In Vietnam prosegue la 19edima edizione di Shoes&Leather. In fiera a Ho Chi Minh City, dove sono presenti uno stand UNIC e una collettiva ASSOMAC di oltre 20 aziende, le prime due giornate sono state caratterizzate dalla buona affluenza, all’80% locale e quasi esclusivamente proveniente dall’industria calzaturiera. Interessante il giudizio di alcune concerie occidentali, che espongono a Shoes&Leather già da alcuni anni e notano varie possibilità di sviluppo del loro business. Il livello qualitativo dei buyer, ci dicono, è più alto rispetto alla Cina e questo permette di avviare trattative più costruttive e serie, nonostante alcune problematiche legate in particolare alla burocrazia. Il mercato calzaturiero vietnamita si dimostra spaccato in due. Da una parte i maxiconglomerati produttivi che lavorano per i brand occidentali, dall’altra calzaturifici di piccole e medie dimensioni, di matrice semiartigianale, che confezionano articoli di buona qualità, dispongono di una manodopera che conosce la pelle e sa come trattarla, ma faticano a gestire il livello commerciale, in particolare delle forniture. Un gap che, se risolto, potrebbe aprire possibilità interessanti e ulteriori alla pelle italiana.

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