Aumentano i clienti russi, americani e giapponesi. Bene. Ma gli incassi delle boutique di lusso diminuiscono del 12%. Negli ultimi anni ci siamo abituati a leggere report sullo shopping tax free che spiegano come e quanto Milano sia la capitale italiana delle compere dei Paperon de’ Paperoni di tutto il mondo. L’analisi realizzata da Confcommercio e ripresa dal dorso romano di la Repubblica fotografa, invece, come nel 2016 abbia sofferto il retail d’alto di gamma capitolino. Gente in città ce n’è: diminuisce però il numero di chi nel tour di Roma inserisce una tappa nelle grandi boutique. L’attitudine alla spesa dei turisti in transito per la Città Eterna è in fase di stanca: peggio di tutti va all’orologeria, con introiti tax free in calo del 34% (scontrino medio di 3.000 euro), un po’ meglio della media va ad accessori e abbigliamento, che registra il -7% (ticket medio 800 euro). Il problema più grande, lamenta Confcommercio, è che mentre lo shopping d’alta gamma perde quota, il costo degli affitti nelle vie del lusso rimane alto.
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