Distributori e retailer americani hanno organizzato un convegno svoltosi a Raleigh, presso il College of Textiles della North Carolina State University. Oggetto: l’innovazione e lo sviluppo dei materiali per la calzatura. Risultato: massima condivisione di una necessità, quasi un allarme. Per avere, futuro, dicono, l’industria calzaturiera deve intraprendere un percorso virtuoso legato, inevitabilmente, a innovazione e tecnologia. Un esempio: la stampa 3D. Oppure: le soluzioni tecnologiche che permettono al consumatore di personalizzare in negozio il proprio modello di calzatura. Jeff Dougherty, materials manager da Wolverine World Wide, ha invitato brand e retailer a sfidare se stessi e i loro fornitori per creare e sviluppare nuovi materiali, spiegando che la pelle deve spingere sull’accelleratore sotto il profilo dell’innovazione. “Credo che dobbiamo ancora sfidare l’industria – ha commentato Dougherty – e noi stessi per continuare a cercare qualcosa che potrebbe cambiare questa situazione”. Dougherty, per circostanziare le sue parole, ha portato l’esempio di Apparition (https://www.laconceria.it/archivio-riviste/numero-16-4/), la pelle trasparente sviluppata dai danesi di ECCO. (mv)
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