Due aziende italiane a sostegno dello sviluppo sociale in Tanzania. Con la pelle in primo piano. Karanga Leather Industry. (KLIL) ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Toscana Macchine Calzature (TMC), storica azienda calzaturiera, e Italprogetti, azienda toscana che sviluppa soluzioni e tecnologie innovative per il settore conciario, con l’obiettivo di aumentare la produzione coinvolgendo “alcune fasce della popolazione particolarmente disagiate. KLIL, joint venture che riunisce il Fondo di previdenza Sociale dei Servizi Pubblici e il Dipartimento Penitenziario, gestisce dal 2017 all’interno del carcere di Karanga un progetto di produzione di calzature allo scopo di offrire formazione e, quindi, nuove opportunità ai detenuti una volta scontata la pena. Secondo la stampa locale, l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi a Dar el Salaam con le imprese italiane si svilupperà in due fasi. Durante la prima saranno potenziati i laboratori già esistenti all’interno della casa circondariale portando la produzione di calzature dalle attuali 150 paia al giorno a circa 400. Durante la seconda verranno invece realizzati due stabilimenti: uno nel quale si realizzeranno circa 4.000 paia di calzature al giorno (1,2 milioni all’anno) oltre a suole e altri manufatti in pelle, tra cui borse, giacche e custodie per pistole e un altro in cui si conceranno circa 13.000.000 di metri quadrati di pelli grezze all’anno – di cui il 60% sarà utilizzato e il restante 40% venduto. La costruzione di questi nuovi edifici, che occuperanno una superficie di circa 25 acri all’interno dei confini del carcere, richiederà circa 16 mesi. Oltre 4.000 le persone assunte, direttamente e attraverso l’indotto. Complessivamente, sempre secondo le stime, la nuova attività dovrebbe generare utili per circa 30 milioni di euro l’anno.