Un patteggiamento, un rito abbreviato e due di “messa alla prova”. Queste le richieste avanzate da 4 delle 6 persone accusate di essere coinvolte, a diverso titolo, in 4 furti in diverse concerie toscane tra il gennaio e l’aprile 2016. Nessuna richiesta di rito alternativo, invece, per gli altri due imputati, quelli accusati di essere gli esecutori materiali dei colpi. Davanti al giudice Raffaella Poggi del Tribunale di Pisa, Marco Cataldo ha chiesto di potersi difendere attraverso rito abbreviato dall’accusa di aver collegato il committente dei furti agli esecutori. Genc Hysaj e Nehar Mesja hanno invece chiesto la “messa alla prova” che, se superata, porterà all’estinzione del reato. Hysean Hysaj e Ivitza Salkanovic proseguiranno nel dibattimento, mentre, infine, ha chiesto di patteggiare Michele Zarrelli, difeso dall’avvocato Francesco Maltinti. L’accordo con il pubblico ministero Vincenzo Molinaro, secondo quanto riportato da Il Tirreno, sarebbe per un anno e 8 mesi con la sospensione condizionale. L’imprenditore di Fucecchio, sempre secondo la stampa locale, avrebbe ammesso il proprio coinvolgimento in due furti su commissione.
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