Secondo la Camera di Commercio di Istanbul, quasi il 40% dei rivenditori di abbigliamento e accessori in pelle dell’export district cittadino di Zeytinburnu ha chiuso negli ultimi mesi, producendo la perdita di circa 3.000 posti di lavoro. La motivazione è la crisi politica con Mosca. Ne ha parlato un funzionario dell’organismo, Nurettin Aydın: “Siamo alla fine – ha affermato nel corso di un’intervista radiofonica – perché l’intero export si è ridotto dell’80% Il settore ha dovuto prima lavorare a prezzi stracciati, una giacca da 300 dollari era venduta a 100, poi abbiamo cercato di raggiungere la Russia attraverso Paesi alternativi come Bulgaria, Romania e Azerbaijan, ma questo ha eliminato ogni profitto. Infine milioni di dollari in prodotti sono stati sequestrati. Un paio di anni fa era impossibile trovare uno spazio commerciale da affittare a Zeytinburnu, ma oggi il rapporto con la Russia è cessato da un giorno all’altro. Quello che produciamo, per di più è pensato per il consumatore di Mosca, altrove questo stile non lo comprerebbe nessuno”. (pt)
Turchia: abbigliamento e accessori di Zeytinburnu messi in ginocchio da Mosca
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