Un modello posa davanti alle scaffalature di un magazzino dove centinaia di pelli sono ammassate sopra i pallet. Di pelle sono i pantaloni che indossa, così come le scarpe e il giubbino che tiene sotto il braccio. Di pelle sono anche la valigetta e le calzature indossate da un altro modello, che posa davanti ai macchinari dove alcune artigiane confezionano borse, anch’esse in pelle. Sono due immagini della prima collezione firmata da Kris Van Assche per Berluti. La griffe del gruppo LVMH le ha diffuse attraverso i social per raccontare la capsule collection per la primavera-estate 2019 in attesa di vederla sfilare il prossimo gennaio a Parigi. I capi e gli accessori sono indossati da due modelli all’interno della manifattura Berluti a Ferrara utilizzando solamente quei due scenari: le artigiane all’opera su prodotti iconici, gli scaffali pieni di quella materia prima così speciale e ricca di valore a fare da sfondo. Berluti racconta e valorizza così la collezione, illustrando istantaneamente da dove proviene, come ha avuto origine e come ora si mostra. La parola d’ordine della prima capsule collection Van Assche per Berluti è “essenzialità”, quella dei capi e dello stile. Linee pulite e semplici, lisce, con volumi e materiali che sottolineano le caratteristiche dei capi maschili e sportivi. Negli scatti spiccano il contrasto fra il bianco e il nero, racchiusi nel grande borsone con tracolla scura, le sfumature che portano dal blu al rosso di calzature e valigette, e in rosso è anche il giacchino con zip accostato alla piccola tracolla bianca. Entrambi in pelle.
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