Il mercato statunitense del salotto in pelle è in buona salute, le ditte di importazione pellami non nascondono però che l’aumento del grezzo finirà per incidere presto sulle quotazioni del conciato. Moore & Giles e Carroll Leather, ad esempio, hanno appena applicato rincari del 2-5% e ditte come EuroLeather e Universal Leather annunciano che seguiranno l’esempio. “Il grezzo è in salita – spiega il presidente di EuroLeather, Giovanni Guidi – non so per quanto tempo potremo assorbire i rincari”. Guidi, che importa pelli brasiliane e italiane, segnala un altro fattore di apprensione: “Il 31 luglio scadranno gli accordi di free trade tra gli Usa e molti Paesi sudamericani. Non scorgiamo indicazioni che verranno rinnovati, questo produrrà immediati rincari del 3% nei prodotti di concia, ma di riverso non posso certo lamentarmi degli affari”. Che il mercato tenga lo dimostra anche la recente scelta di Carroll Leather, che ha ultimato l’espansione del magazzino di Conover (North Carolina) di 5500 metri quadrati (+30%) e si prepara alle assunzioni per una selezione più ampia di pelli in tempi ridotti. “Non stiamo avendo la solita estate al rallentatore” afferma Joe Franck, vice presidente della divisione. Sackett Wood, presidente della sofisticata distributrice Moore & Giles, ricorda “che gli aumenti derivano dalla crescita dell’offerta del settore automobilistico, ma coinvolgono anche noi”. Diverso il discorso per Stefanie Lucas, presidente di Domicil North America, parte del gruppo Htl International: “Possediamo la nostra conceria, siamo riusciti a non alzare i prezzi sino ad oggi”. (pt)
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