Dai 925 milioni di euro esportati dal Veneto verso la Grecia nel 2006 ai 460 milioni del 2013. Nel 2014 c’era stata una ripresa, ma ora le aziende venete sono in ansia per il caos in Grecia. È soprattutto il manifatturiero a trainare gli scambi commerciali, in particolare calzature e accessori. I numeri lasciano intendere che un eventuale default di Atene potrebbe essere riassorbito, ma “il rischio – avverte Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso – è di un ridimensionamento dei segnali di ripresa che si annunciavano sia pure timidamente in questi mesi>. (mv)
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