Venezia non cambia pelle. La storica pelletteria Pagan riapre i battenti dopo la chiusura di settembre 2020. Le difficoltà per l’Acqua Granda e il Covid avevano determinato alcuni grossi problemi, ma il KO era arrivato con l’aumento dell’affitto del civico 54 in Piazza San Marco. Ora, però, la pelletteria riaprirà a pochi passi, nel negozio di un altro proprietario che ha preferito l’offerta della famiglia Pagan a una più elevata.
Lo sfratto di Pagan
La famiglia Pagan è presente a Venezia dal 1919 e la sua vetrina al civico 54 di Piazza San Marco, accanto al celebre Caffè Florian, è stata sempre un riferimento commerciale di prestigio, La sua chiusura rappresentava anche un simbolo delle difficoltà della città senza turisti a causa di CRV. Prima della pandemia, però, erano arrivati l’Acqua Granda e, poi, il rincaro del canone di locazione. “Da 101 anni paghiamo l’affitto, ma quest’anno non siamo riusciti a versare 9.000 euro al mese e la proprietaria, una veneziana, ci ha dato lo sfratto” ha spiegato Paolo Valentino Fagherazzi, rappresentante legale della pelletteria a La Nuova Venezia. Aggiungendo che nel 2020 il fatturato è calato dell’85%.
Venezia non cambia pelle
Ma Pagan non è solo un’insegna storica di Venezia. È anche l’ultima pelletteria a lavorare la pelle conciata al vegetale seguendo l’antica tradizione del Cuoio Artistico Veneziano. Un patrimonio storico, insomma. A difenderlo, così, è arrivato un altro noto negoziante di Venezia, il gioielliere Alberto Nardi, che ha accettato l’offerta della famiglia Pagan per prendere in affitto il suo negozio in campo San Zulian nonostante non fosse l’unica pervenuta. “È vero, abbiamo ricevuto due proposte scritte per quel negozio, quella di Pagan e quella di un altro commerciante italiano – conferma a lavocedivenezia.it -. Nonostante la seconda fosse più alta, abbiamo voluto affittarlo a Pagan perché mantenesse la sua presenza a Venezia”.
Immagini tratte da paganvenezia.com
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